        Il primo giorno di test a Portimao di Moto2 l&rsquo;ha concluso Manuel Gonzalez davanti a tutti, mentre nella met&agrave; della seconda giornata &egrave; Aron Canet al comando della classifica. Lo spagnolo del team Fantic ha firmato il primo tempo provvisorio in 1&rsquo;41.191 precedendo proprio il connazionale per ben mezzo secondo. 38 giri all&rsquo;attivo per Canet al momento, 21 per il pilota del team Intact GP.  5 Kalex davanti a tutti  Il terzo posto &egrave; per il momento occupato da Zonta van den Goorbergh, che paga sei decimi diritardo, alla guida della stessa moto dei primi due: la Kalex. I primi cinque piloti pi&ugrave; veloci sono alla guida di questa stessa moto, infatti seguono in classifica il turco Deniz Oncu e Barry Baltus, a sette decimi di ritardo dal suo compagno di squadra. La prima Boscoscuro che troviamo in classifica &egrave; quella di Alonso Lopez, pilota del team Speed up, che paga oltre otto decimi dal laeder, mentre il suo nuovo compagno di squadra Celestino Vietti &egrave; nono. L'altro pilota italiano in pista, alla guida tra l'altro della stessa moto italiana, &egrave; Tony Arbolino, quindicesimo in questa nuova squadra e con questa nuova moto. Occhi puntati anche sul debuttante David Alonso, Campione in carica di Moto3. 24esimo crono per lui, nel pieno dell'adattamento con la nuova categoria, 21esimo il suo compagno di squadra Daniel Holgado, anche lui fresco arrivo dalla classe cadetta.  Ecco la classifica a met&agrave; giornata   Alex De Angelis team manager Moto2: "La chiamata di Borsoi una manna dal cielo"       

Il secondo giorno di test in Portogallo ci sta dando un primo assaggio di quello che vedremo durante la stagione e la competivit&agrave; &egrave; alta: ecco cos'&egrave; successo

Moto2 test Portimao: Canet su Gonzalez per mezzo secondo

        Dopo aver vinto il titolo di MotoGP con Jorge Martin nel 2024, la squadra Pramac ha deciso di abbracciare una nuova sfida con Yamaha che &egrave; molto ampia. Infatti la collaborazione non riguarda solo la top class, ma si espande anche in Moto2. Qui il team guidato da Paolo Campinoti, sar&agrave; rappresentato da Tony Arbolino e Izan Guevara, che saranno alla guida della moto che ha vinto il titolo in Moto2 l&rsquo;anno scorso, la Boscoscuro. Alex De Angelis team manager in Moto2: &ldquo;La chiamata di Borsoi una manna dal cielo&rdquo; Campinoti ha alte aspettative sul 2025  Il progetto di questa collaborazione tra Pramac Racing, Yamaha Motor Co., Ltd. e Boscoscuro mira a coltivare giovani talenti e guidarli verso il successo in MotoGP. Il team principal Campinoti &egrave; entusiasta di questo nuovo progetto, di cui dice: &ldquo;Con Tony Arbolino e Izan Guevara avremo due dei piloti pi&ugrave; talentuosi in griglia e sono felice di dare il benvenuto ad Alex De Angelis che, dopo aver corso con il nostro team in MotoE, assumer&agrave; il ruolo di Team Manager con Gino Borsoi come Team Director. La grande esperienza di Alex, la velocit&agrave; e il talento di Tony e Izan e l'accordo raggiunto con l'azienda di Luca Boscoscuro, che ci fornir&agrave; la moto che ha vinto il Campionato Mondiale Piloti Moto2 nel 2024, mi fanno credere che, nonostante questa sia la nostra stagione d'esordio, presto saremo in lotta per le prime posizioni&rdquo;. &nbsp;  Il team director Gino Borsoi ha dichiarato: &ldquo;Conosco Alex De Angelis da tanti anni, sono stato suo compagno di squadra e anche team manager nel 2003, una stagione molto speciale in cui ha combattuto fino alla fine per il Campionato Mondiale Piloti 125, e sono sicuro che porter&agrave; la sua vasta esperienza per aiutare i nostri piloti e supportare la crescita della nostra nuova struttura. Abbiamo costruito un progetto a lungo termine con Yamaha, supportato dall'esperienza tecnica di Boscoscuro, un produttore che ha costantemente dimostrato la sua competitivit&agrave; con nove vittorie in gara e il Campionato Mondiale Piloti Moto2 la scorsa stagione&rdquo;.  &nbsp;  Tony Arbolino, dopo aver trascorso l&rsquo;ultimo triennio nel team Marc VDS, si affaccia alla sua quinta stagione in Moto2 e ha raccontato: &ldquo;Accettare questa sfida con BLU CRU Pramac Yamaha Moto2 mi ha fatto uscire dalla mia comfort zone. Nel mio vecchio team ero il leader indiscusso, mi sentivo a mio agio e tutti mi amavano. Avrei potuto tranquillamente restare l&igrave;, ma sentivo che mancava qualcosa e quando il mio manager, Albert Valera, mi ha parlato di questa opportunit&agrave;, ho subito pensato che fosse la cosa giusta da fare, che entrare in BLU CRU Pramac Yamaha Moto2 come pilota Yamaha Factory era ci&ograve; di cui avevo bisogno per crescere. Sapere che Paolo Campinoti e Yamaha mi volevano davvero &egrave; qualcosa di speciale. Paolo &egrave; una persona molto genuina e molto divertente, proprio come me. Il nostro rapporto &egrave; nato e sta crescendo in modo molto naturale, e questo rende tutto ancora migliore". Poi ha commentato le altre due persone con cui pi&ugrave; avr&agrave; a che fare: "Ho molto rispetto per Gino Borsoi, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e la sua storia come team manager, prima in Moto2 e Moto3 e ora in MotoGP, parla da sola. E poi avere uno come Alex De Angelis come team manager &egrave; una garanzia in pi&ugrave;. Lo conoscevo molto poco, ma dal primo momento in cui abbiamo iniziato a parlare &egrave; stata una bella sensazione. Quello che mi &egrave; piaciuto di Alex &egrave; che l'ho percepito subito come una persona sincera, capace di parlare chiaro. Da ex pilota, sa anche di cosa abbiamo bisogno, non solo a livello tecnico, ma anche psicologico. Infine, guidare una moto Boscoscuro &egrave; una motivazione in pi&ugrave;. Luca Boscoscuro mi corteggia da molto tempo e, con i progressi che ho fatto negli ultimi anni, volevo davvero guidare la sua moto. Mi &egrave; piaciuta subito, &egrave; una moto che pi&ugrave; vai veloce, pi&ugrave; diventa facile. &Egrave; vero che siamo un team nuovo, ma sento che faremo molto bene in un anno che sar&agrave; cruciale per il mio futuro&rdquo;. &nbsp;  Sar&agrave; il terzo anno di Izan Guevara in Moto2, dopo aver trascorso il biennio con il team Aspar, ora lo attende un nuovo capitolo della sua carriera: &ldquo;Sono felice di unirmi a un nuovo progetto che vede Pramac Racing e Yamaha lavorare insieme in un'avventura entusiasmante e stimolante. Mi sento anche privilegiato di farlo come pilota Yamaha Factory. Considero un privilegio riunirmi a persone con cui ho lavorato in passato, con cui ho ottenuto importanti successi, e a grandi professionisti che senza dubbio supporteranno il mio adattamento a questo nuovo capitolo. Sono motivato e felice di lavorare di nuovo con Gino Borsoi, una persona che ha avuto un ruolo chiave nel supportare il mio percorso per diventare Campione del Mondo nel 2022. Sar&agrave; anche un piacere lavorare con Alex De Angelis, che &egrave; stato un pilota veloce e ora sar&agrave; il mio team manager; la sua prospettiva e il suo supporto saranno fondamentali per questa stagione. Ho gi&agrave; fatto un giorno di test a Jerez e ho sentito un grande feeling con Alex e il resto del team. Gli obiettivi sono chiari e daremo tutto per raggiungerli. &Egrave; un anno per essere ambiziosi e puntare alla vittoria&rdquo;. &nbsp;  Luca Boscoscuro, CEO della Boscoscuro, ha detto: &ldquo;&Egrave; un piacere per me iniziare questa avventura con il team BLU CRU Pramac Yamaha Moto2. Il loro debutto in Moto2 segna l'inizio di un progetto in cui credo molto. &Egrave; una sfida che affronteremo insieme e sono convinto che unendo le forze potremo raggiungere traguardi importanti. Ho piena fiducia nei piloti che guideranno le moto Boscoscuro: Guevara e Arbolino sono due talenti che ho sempre desiderato avere al mio fianco e sono certo che il loro contributo sar&agrave; determinante per il successo del team. Auguro a tutta la squadra un ottimo inizio di stagione&rdquo;. MotoGP, Yamaha ha voglia di stupire: ecco le moto del team ufficiale e Pramac       

Tony Arbolino e Izan Guevara sono stati i due piloti scelti per l'arrivo di Pramac, con Yamaha, nella classe di mezzo

Ecco il Team BLU CRU Pramac Yamaha Moto2

        Per Pramac comincia una nuova sfida quest&rsquo;anno in Moto2 e per ricoprire il ruolo del team manager &egrave; stato scelto Alex De Angelis. L&rsquo;ex pilota torna quindi nel paddock del Mondiale, ma con una veste tutta nuova. Dopo esser stato per vent&rsquo;anni pilota, il sammarinese dal 2025 lavorer&agrave; in un team portando le sue conoscenza da un&rsquo;altra prospettiva. Da pilota a team manager: De Angelis ha le idee chiare sul futuro  &ldquo;La chiamata di Gino Borsoi (team director) &egrave; stata una manna dal cielo&rdquo; ha ammesso De Angelis. &ldquo;Nei cinque anni in cui ho costruito il mio piccolo team, ho capito che fare il team manager &egrave; esattamente il lavoro che amo fare, un lavoro in cui non guardi mai l'ora, che sia sabato o domenica, un lavoro in cui chiudi il computer solo quando hai finito quello che devi fare. Fare qualcosa che ami &egrave; la cosa pi&ugrave; bella che ti possa capitare nella vita&rdquo;.  Campinoti e Borsoi i valori aggiunti in questo nuovo capitolo di De Angelis  Oltre a quello, lui lo far&agrave; circondato dalle persone giuste: &ldquo;Farlo con Pramac Racing, il team in cui ho concluso la mia carriera in MotoE, ritrovarmi a lavorare di nuovo per Paolo Campinoti, che mi ha sempre tenuto d'occhio, &egrave; qualcosa di speciale. Ed &egrave; ancora pi&ugrave; bello rivedere Gino: &egrave; stato il mio compagno di squadra ma anche il mio team manager nella classe 125 nel 2003, anno in cui sono arrivato secondo nel Mondiale, la mia migliore stagione in termini di risultati. Quindi, a livello umano non potevo sperare di meglio&rdquo;. I due piloti sono "esperti e molto veloci"  La squadra prende il nome di team BLU CRU Pramac Yamaha Moto2 e De Angelis &egrave; pronto alla nuova sfida che lo attende con un pacchetto decisamente interessante: &ldquo;Il team &egrave; nuovo, ma parte con obiettivi molto ambiziosi per lottare per le prime posizioni il prima possibile. Tony Arbolino e Izan Guevara sono due piloti giovani ma esperti e molto, molto veloci. Abbiamo una moto molto competitiva come la Boscoscuro che ha vinto il Campionato Mondiale Piloti nel 2024, il supporto fondamentale di Yamaha, e tecnici e meccanici con molti anni di esperienza. Giovent&ugrave; ed esperienza possono essere una combinazione perfetta&rdquo;.  "Dobbiamo trasformare la nostra esperienza in risultati"  De Angelis sa bene cosa lo attende: &ldquo;Il 2025 sar&agrave; un anno importante per me. Non posso permettermi di dire che sono appena arrivato in questo mondo, e devo imparare, perch&eacute; ho tanti anni alle spalle come pilota e gli ultimi come team manager, anche se non nel Mondiale&rdquo;. Ma l&rsquo;ambiente lo conosce molto bene: &ldquo;Ora dobbiamo tutti trasformare la nostra esperienza in risultati. La volont&agrave; e la determinazione non mancano e sono sicuro che il Team BLU CRU Pramac Yamaha Moto2 lotter&agrave; per obiettivi importanti fin dall'inizio&rdquo;. MotoGP, Yamaha ha voglia di stupire: ecco le moto del team ufficiale e Pramac       

L&rsquo;ex pilota si unisce alla squadra Pramac nella classe di mezzo, dove ricoprir&agrave; questo nuovo ruolo che conosce gi&agrave; piuttosto bene

Alex De Angelis team manager in Moto2: “La chiamata di Borsoi una manna dal cielo”

         Il 2025 di Yamaha &egrave; ufficialmente iniziato. Oggi infatti sia il team ufficiale che quello satellite Pramac, arrivato a vestire di blu da squadra campione del mondo in carica, hanno svelato le proprie livree per la stagione alle porte, nella suggestiva cornice offerta dalle Petronas Twin Towers.&nbsp;Per Yamaha l&rsquo;anno alle porte dovr&agrave; obbligatoriamente fare rima con riscatto, o perlomeno miglioramento. Lo sa bene Fabio Quartararo, rimasto in blu nella speranza di una rapida crescita dal punto di vista tecnico, grazie alla direzione del nuovo direttore tecnico Max Bartolini. Quartararo &egrave; stato confermato al pari del compagno Alex Rins, desideroso di mettersi alle spalle un periodo fitto di difficolt&agrave; ed infortuni. Pramac nuova risorsa Yamaha  Come detto l&rsquo;evento &egrave; stato contraddistinto anche dalla presentazione del team Pramac, a dir poco rivoluzionato rispetto allo scorso anno. Le due nuove moto infatti sono state svelate dagli altrettanti nuovi piloti Jack Miller e Miguel Oliveira, provenienti da due mondi diversi &ndash; KTM e Aprilia &ndash; e decisi a rilanciarsi.&nbsp;Il legame tra Yamaha e Pramac &egrave; rappresentato anche dal nuovo progetto della struttura italiana in Moto2, anch&rsquo;esso svelato in quel di Kuala Lampur. Sotto la direzione di Alex De Angelis Tony Arbolino e Izan Guevara sono chiamati a lottare con continuit&agrave; per le posizioni che contano. Massimo Rivola, eletto nuovo presidente della MSMA       

Sotto le iconiche Petronas Twin Towers la pattuglia Yamaha ha svelato i propri colori, tra le conferme di Quartararo e Rins ed il vento di novit&agrave; portato da Pramac

MotoGP, Yamaha ha voglia di stupire: ecco le moto del team ufficiale e Pramac

        Sei volte campione italiano Supersport, una vittoria e tre podi nel mondiale SSP e l&rsquo;anno scorso il podio sfiorato al Mugello in MotoE, Massimo Roccoli appende il casco al chiodo. CIV SBK, arriva la Production Bike: l'opinione dei team manager Roccoli: &ldquo;Resto con una veste diversa&rdquo; Pochi giorni dopo aver festeggiato 40 anni, Massimo Roccoli annuncia il suo abbandono alle gare a tempo pieno, con un messaggio sui social dove ripercorre tutta la sua carriera passando dalle minimoto alla 250 fino ai trionfi nel CIV Supersport ed alle apparizioni nel mondiale sia 600 che Superbike. Massimo &egrave; uno dei piloti con pi&ugrave; presenze nel Campionato Italiano Velocit&agrave; non solo uno dei pi&ugrave; vincenti, dal suo debutto nel 2004 ha quasi sempre corso almeno una gara nella serie tricolore fino alla passata stagione dove alla soglia dei 39 anni ha chiuso al terzo posto in campionato alle spalle di Simone Corsi ed Emanuele Pusceddu. Quest&rsquo;anno Massimo ha corso in MotoE con il team SIC58 Squadra Corse chiudendo costantemente in zona punti e terminando la sua prima e ultima esperienza nel mondiale elettrico in tredicesima piazza. Da ormai diverse stagioni Massimo insieme all&rsquo;amico Alex De Angelis ha fondato il team Roc&rsquo;n&rsquo;Dea con cui fanno correre diversi ragazzi nelle serie nazionali ed internazionali, team che negli ultimi anni &egrave; cresciuto sempre pi&ugrave; diventando una realt&agrave; importantissima nel panorama del Dunlop CIV ma non solo.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Massimo Roccoli (@massimoroccoli55)            

Il miglior interprete della Supersport tricolore con sei titoli nazionali conquistati tra il 2006 ed il 2018 si ferma

CIV, Massimo Roccoli dice stop: “È stato un viaggio bellissimo”

        Il 2025 del team Prima Pramac comincia a prendere sempre pi&ugrave; forma. Stabilito il programma MotoGP, con Yamaha nel box ed il duo Jack Miller &ndash; Miguel Oliveira in pista, la palla &egrave; passata al nuovo progetto in Moto2, con il team di Paolo Campinoti destinato a prendere le redini dell&rsquo;attuale team VR46 Master Camp. De Angelis nuovo braccio armato di Pramac  I piloti dovrebbero essere con tutta probabilit&agrave; Tony Arbolino e Izan Guevara, entrambi a caccia di risultati dopo una stagione &ndash; specie lo spagnolo &ndash; complicata, ma le novit&agrave; provenienti da Barcellona riguardano soprattutto il management. Per il ruolo di Team Manager &egrave; stato infatti scelto Alex De Angelis.&nbsp;Una nuova avventura sta dunque per iniziare per il sammarinese, gi&agrave; proprietario del team Roc&rsquo;n&rsquo;Dea &ndash; impegnato finora tra CIV e R3 Cup &ndash; insieme a Massimo Roccoli, nonch&eacute; tester Ducati per la MotoE. Alex &ndash; 4 vittorie e 40 podi nel paddock MotoGP &ndash; &egrave; presente a Barcellona, per iniziare a prendere le misure della sua nuova avventura.&nbsp; MotoGP, Marini sul 2025: "Hanno gi&agrave; deciso che vincer&agrave; Marquez"        

Il sammarinese guider&agrave; la struttura di Paolo Campinoti, pronta a debuttare nella classe intermedia con - probabilmente - Arbolino e Guevara

Moto2: Pramac sceglie De Angelis come Team Manager

        Con negli occhi ancora il grande weekend di Aragon di Marc Marquez ma soprattutto lo spavento per il brutto incidente tra Pecco Bagnaia e Alex Marquez, la MotoGP prosegue la sua marcia verso la fase finale della stagione ripartendo da un evento che apre veramente il mese di settembre, ovvero il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. Il team Lenovo Ducati arriva alla seconda gara di casa con Bagnaia acciaccato (niente di rotto alla spalla ma una forte contusione alla clavicola sinistra) e Bastianini scivolato al quarto posto in classifica generale, mentre Martin &ldquo;ringrazia&rdquo; Alex Marquez portandosi a +23 su Bagnaia dai -5 prima della gara spagnola.&nbsp; Non tutti sanno che&hellip; In diverse annate del Motomondiale tra il 1981 ed il 1993 si era gi&agrave; svolto il Gran Premio Motociclistico di San Marino, seconda gara dell&rsquo;anno in Italia oltre al Gran Premio d&rsquo;Italia. La gara era stata ospitata a rotazione sui tracciati di Misano Adriatico, Imola e Mugello. Nel 2007, con il rientro di Misano nel calendario del Motomondiale, la gara cambia denominazione diventando Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini.  Storia, caratteristiche ed incidenti avvenuti al Misano World Circuit Marco Simoncelli  I lavori per la costruzione del tracciato di Misano Adriatico sono iniziati nel 1970 sotto l&rsquo;egida di Enzo Ferrari grazie all&rsquo;Ingegner Cavazzuti. L&rsquo;inaugurazione risale al 4 agosto 1972. Nel corso della sua storia, Misano ha subito diversi interventi sia alla pista in s&eacute; che alle strutture modificando e modernizzando i box ed aggiungendo tribune. Nella prima versione, il tracciato misurava 3488 metri, poi portati a 4060 con la prima modifica.&nbsp; Oggi il&nbsp;World Circuit Marco Simoncelli&nbsp;misura 4,226 km, consta di 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, ha una sede stradale di 12 metri ed il rettilineo pi&ugrave; lungo misura 530 metri. Alla lunghezza attuale si &egrave; arrivati con l&rsquo;ultima grande modifica, quella del 2007 che ne ha invertito il senso di marcia da antiorario ad orario ed eliminando la variante Arena. Incidenti&nbsp; Quando si parla di Misano Adriatico, due sono sostanzialmente gli incidenti che tornano alla memoria: quello di Wayne Rainey del 1993 e quello mortale di Shoya Tomizawa del 2010.&nbsp; 5 settembre 1993, dodicesimo appuntamento su quattordici di quella stagione che vede il duello per il titolo della 500 tra i due americani Wayne Rainey, campione in carica e in procinto di vincere il quarto titolo consecutivo, e Kevin Schwantz. All&rsquo;inizio del nono giro di gara l&rsquo;incidente che pone fine alla carriera del tre volte iridato: mentre &egrave; in testa davanti a Cadalora, scivola all&rsquo;uscita del curvone Misano e con la schiena va a sbattere sul cordolo rotolando poi nella sabbia. Verr&agrave; portato al centro medico del tracciato e poi in ospedale dove gli verr&agrave; comunicata la diagnosi di frattura della colonna vertebrale e di conseguenza paralisi dal bacino in gi&ugrave;.&nbsp; 5 settembre 2010, dodicesimo appuntamento su diciotto della prima stagione assoluta della Moto2. Undicesimo giro di gara su 26, Curvone. Shoya Tomizawa precede Scott Redding ed Alex De Angelis, il giapponese esce sul verde sintetico, perde il posteriore a oltre 230 km/h e scivola davanti ai due piloti che non possono fare nulla per evitarlo e lo investono. Le condizioni del #48 sono disperate, viene trasportato prima al centro medico e poi all&rsquo;ospedale di Riccione dove verr&agrave; dichiarato morto alle 14.19&nbsp;  I tratti caratteristici del tracciato romagnolo  Misano con il vecchio senso di marcia (curvone ad inizio giro e non verso la fine) aveva il suo fascino, ma anche adesso si difende egregiamente. In fin dei conti &egrave; lo stesso layout ma con qualche modifica. I&nbsp;punti di frenata&nbsp;pi&ugrave; difficili sono:&nbsp;complesso delle Rio, facile perdere l&rsquo;anteriore della moto in frenata, luogo anche di contatti, incidenti e scivolate;&nbsp;Quercia, frenata molto secca per una curva a sinistra che si presta a diverse interpretazioni;&nbsp;Tramonto, una staccata in due parti, prima frenata a moto dritta e poi in piega per la seconda parte della curva;&nbsp;Carro, curva a destra molto lenta che mette in crisi l&rsquo;anteriore, luogo dell&rsquo;incidente tra Davies e Rea nel 2017. I punti invece di&nbsp;sorpasso&nbsp;sono:&nbsp;Variante del Parco, arrivando dal rettilineo principale;&nbsp;complesso delle Rio; staccata della Quercia, arrivando dal rettilineo opposto a quello dei box, possibile un incrocio di traiettoria da chi viene sorpassato;&nbsp;Tramonto, si pu&ograve; scegliere la traiettoria di sorpasso; un azzardo ma &egrave; fattibile sorpassare nel primo tratto del curvone;&nbsp;curve del Carro, soprattutto la staccata della prima curva;&nbsp;Misano, l&rsquo;ultimo spot di sorpasso all&rsquo;ultimo giro con il rischio per&ograve; dell&rsquo;incrocio di traiettoria. Statistiche e record del Gran Premio di San Marino  Come abbiamo detto in precedenza, il Gran Premio di San Marino &egrave; esistito dal 1981 al 1993, ruotando tra Misano, Imola e Mugello. Dal 2007 la gara si chiama Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. Le due gare insieme tagliano il traguardo quest&rsquo;anno delle 18 edizioni. Il primo Gran Premio di San Marino risale al 1981 sul tracciato di Imola ed ha visto i successi di Ricardo Tormo in classe 50 (Bultaco), Loris Reggiani in 125 (Minarelli), Anton Mang in 250 (Kawasaki) e Marco Lucchinelli in 500 (Suzuki).&nbsp; Il primo Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini &egrave; del 2007 sul tracciato di Misano Adriatico ed ha visto i successi di Mattia Pasini in 125 (Aprilia), Jorge Lorenzo in 250 (Aprilia), Casey Stoner in MotoGP (Ducati) L&rsquo;edizione dello scorso anno, invece, ha visto i trionfi di David Alonso in Moto3, Pedro Acosta in Moto2, Jorge Martin in MotoGP, Casadei e Spinelli nelle due gare di MotoE. Per quanto riguarda la MotoGP, Pole 2023 e All Time Lap Record sono di Jorge Martin in 1&rsquo;30&rdquo;390 mentre il giro record della pista &egrave; di Pecco Bagnaia in 1&rsquo;31&rdquo;791 Per quanto riguarda la Moto2, la Pole 2023 &egrave; di Celestino Vietti in 1&rsquo;36&rdquo;01 e suo &egrave; anche il nuovo giro record in gara in 1&rsquo;36&rdquo;173. &nbsp;Resiste ancora l&rsquo;All Time Record &egrave; di Luca Marini del 2020 in 1&rsquo;35&rdquo;271.&nbsp; Per quanto riguarda la Moto3, la Pole 2023 &egrave; di Jaume Masia in 1&rsquo;41&rdquo;638 mentre il nuovo giro record in gara &egrave; di David Alonso in 1&rsquo;41&rdquo;297. Resiste l&rsquo;All Time Lap Record di Celestino Vietti del 2020 in 1&rsquo;41&rdquo;155 Per quanto riguarda la MotoE, la Pole 2023 &egrave; di Mattia Casadei in 1&rsquo;40&rdquo;731 mentre il nuovo giro record in gara &egrave; di Hector Garzo in 1&rsquo;40&rdquo;593 che &egrave; anche l&rsquo;All Time Lap Record. Orari MotoGP Misano &nbsp;       

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato di Misano Adriatico, dove nel fine settimana del 6-8 settembre si svolger&agrave; il tredicesimo appuntamento del Motomondiale

Misano: l’analisi delle criticità per la MotoGP

        Quando mancano poco meno di 20 giorni al GP d&rsquo;Italia in programma il prossimo 2 giugno sul circuito del Mugello e per preparare al meglio la tappa toscana del motomondiale sulla pista di propriet&agrave; di Ducati sono scesi in pista in questi giorni tutti i piloti Honda e Yamaha oltre che il test team Aprilia MotoGP e quello Ducati MotoE. MIRKO GENNAI: "IL MIO RIVALE PI&Ugrave; FORTE? STEEMAN" | MOTOSPRINT CAF&Eacute; PODCAST Giapponesi a &ldquo;Casa Italia&rdquo; Sia Honda che Yamaha hanno scelto il Mugello come una delle piste test per la stagione 2024 andando a scuola nello stesso circuito dove sono nate le Ducati Desmosedici GP e Aprilia RS-GP che negli ultimi anni hanno vinto in MotoGP. In questi giorni infatti sfruttando le concessioni offerte dal regolamento MotoGP i team ufficiali Yamaha e Honda oltre al team LCR con Johann Zarco e Takaaki Nakagami sono presenti al Mugello per continuare lo sviluppo delle nuove moto in modo da ridurre il prima possibile il gap che vede le M1 e le RC213V lontane dalle moto europee. Dalle poche foto disponibili &egrave; possibile vedere alcune delle novit&agrave; portate in pista soprattutto dalla casa dell&rsquo;ala dorata sulla moto di Luca Marini. Un nuovo cupolino ora molto simile nelle forme a quello delle ultime evoluzioni della Desmosedici GP24, ma anche una nuova vasca oltre all&rsquo;utilizzo di deflettori molto vistosi posti alle spalle del parafango anteriore. Cambiano anche in numero e forma le &ldquo;pinne&rdquo; sul codone con le ultime che vanno poi ad unirsi creando un piccolo alettone. Il lavoro in casa Honda prosegue e potr&agrave; continuare cos&igrave; fino almeno alla met&agrave; della prossima stagione in quanto sembra impossibile che la casa giapponese raggiunga i 130 punti nella classifica costruttori entro il GP di Silverstone, momento in cui verr&agrave; ricalcolata la fascia per ogni team in base al massimo punteggio conquistabile. Ad oggi infatti dopo cinque round Honda &egrave; ferma a soli 17 punti, dello stesso destino anche Yamaha che nonostante sia messa leggermente meglio ha totalizzato 28 punti in questo avvio di stagione. Le giapponesi sono lontanissime dalle case europee con Aprilia a quota 100 punti, KTM a 107 e Ducati addirittura 170.  JORGE MARTIN E PRIMA PRAMAC RACING: ACCOPPIATA AMBIZIOSA Aprilia con Savadori, Ducati con De Angelis Aprilia nonostante sia l&rsquo;unica casa negli ultimi due anni ad aver vinto un GP oltre a Ducati, vuole ridurre ulteriormente il gap con la casa di Borgo Panigale e cos&igrave; sull&rsquo;autodromo toscano &egrave; sceso il tester Lorenzo Savadori per continuare lo sviluppo della RS-GP. In pista anche il test team Ducati MotoE che con Alex De Angelis &egrave; sceso in pista con le prime evoluzioni della V21L la MotoE firmata da Ducati che dalla prossima stagione potrebbe riceve degli importanti upgrade migliorando ancora notevolmente le prestazioni del prototipo elettrico di Borgo Panigale.  MARC MARQUEZ, A LE MANS IL PRIMO PODIO BACK-TO-BACK DAL 2021       

Giornate di test importanti in Toscana per le case giapponesi che devono ricucire il gap sulle europee preparano il GP d&rsquo;Italia

Al Mugello non si dorme: Honda, Yamaha, Aprilia e Ducati MotoE in pista

        Nel 1999 si schierava per la prima volta in griglia di partenza del GP di Imola, un giovanissimo Alex De Angelis pronto a fare della sua passione il suo lavoro. Da quel momento di acqua ne &egrave; passata sotto i ponti, con tante soddisfazioni raccolte, qualche delusione, l&rsquo;arrivo tanto atteso in MotoGP, dove a Indianapolis ha anche assaporato il gusto godurioso del podio. Alex De Angelis ospite di "Appuntamento al parco chiuso"  L&rsquo;ex pilota sammarinese ha raccontato la sua bella carriera sportiva nel quarto episodio del podcast &ldquo;Appuntamento al parco chiuso&rdquo;. Una carriera che si &egrave; snodata tra le classi minori 125 e 250, per poi arrivare in MotoGP. A quel punto Alex &egrave; poi tornato in Moto2, prima di assaggiare anche la Superbike e perch&eacute; no, pure la MotoE. La sua storia &egrave; stata variegata, colma di tante esperienze diverse che l&rsquo;hanno portato oggi a mettersi al servizio dei talenti pi&ugrave; giovani. Ascoltate qui la nostra chiacchierata: strapi:podcast:12 Calendario MotoGP 2024        

Ex pilota del Mondiale, collaudatore e oggi al fianco dei pi&ugrave; giovani: il sammarinese si &egrave; raccontato a 360&deg;

Appuntamento al parco chiuso con… Alex De Angelis

        Se SBK e SSP600 promettono spettacolo, le altre classi del Dunlop CIV (che scatter&agrave; nel weekend a Misano) non saranno da meno. A cominciare dalla PreMoto3, che si appresta a vivere un&rsquo;autentica rivoluzione con l&rsquo;arrivo delle Honda NSF250R, in stile Talent Cup.  CIV SBK, a Misano parte la nuova stagione: Pirro a caccia del 10&deg; titolo Dunlop CIV: un piatto pi&ugrave; ricco che mai  In una griglia di partenza numerosa &ndash; 25 gli iscritti &ndash; nella PreMoto3 non mancheranno gli elementi di valore: da Matteo Gabarrini, assente per&ograve; al MWC causa infortunio, agli altri azzurri Gionata Barbagallo, Cristian Borrelli e Martin Galiuto. Tra i team a spiccare &egrave; la presenza del Leopard Academy by Roc&rsquo;n&rsquo;DeA di Alex De Angelis e Massimo Roccoli, che schierer&agrave; Kevin Cancellieri ed Edoardo Savino. Presenti in griglia anche Elisabetta Monti e Luana Giuliani, che arricchiranno una entry class dal forte respiro internazionale grazie alla presenza di piloti provenienti da Germania, USA, Spagna e Per&ugrave;. Gara 1 andr&agrave; in scena sabato alle 16.10, gara 2 domenica alla 17.25. Supersport 300 e Moto3 andranno in certa di nuovo padrone. Assente il campione tricolore Bruno Ieraci e il talentuoso Matteo Vannucci, a giocarsi la corona della 300 (gara 1 sabato alle 16.50, gara 2 domenica alle 13.00) potrebbero essere Oscar Nunez Roldan ed Emanuele Cazzaniga, che avevano concluso il 2023 in Top 4, senza dimenticare Alfonso Coppola, Chris Wright e Kevin Sabatucci. Nella Moto3 (prima manche sabato alle 15.30, la seconda domenica alle 16.25) orfana di Vicente Perez Selfa, occhi puntati su Elia Bartolini, Marcos Ruda Comino (sostituito di Perez Selfa nel GP Project 2WheelsPoliTO Factory), Cristian Lolli ed Edoardo Liguori, titolato in carica della PreMoto3. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta su Federmoto TV e per l&rsquo;occasione anche da Sky Sport MotoGP. CIV: oltre 40 piloti al via della SSP600       

Tutti gli elementi d'interesse delle categorie leggere del Campionato Italiano Velocit&agrave; al via nel weekend a Misano

PreMoto3, Moto3 e Supersport 300: il Dunlop CIV promette scintille

        Quando lo scorso anno &egrave; stato annunciato l'arrivo delle Honda NSF250R per la PreMoto3, una delle primissime squadre ad accettare la sfida decidendo di prendere parte alla categoria &egrave; stata Roc'n'DeA, ovvero la compagine capitanata da Massimo Roccoli e Alex De Angelis. Oltre al confermato impegno in Yamaha R3 Cup ed R7 Cup, il team correr&agrave; quindi anche nel monomarca della Casa di Tokyo riservato ai giovanissimi talenti del panorama nazionale, unendo le forze con un'altra realt&agrave; che non ha bisogno di presentazioni: il Leopard Racing. Abe: "CIV diverso dal mondiale, ma ottimo per crescere" | Esclusiva Al via della PreMoto3 con due rookie  A guidare le NSF250R dall'inconfondibile livrea &ldquo;azzurro Leopard&rdquo; del team Roc'n'DeA saranno due piloti al debutto tra le ruote alte, in arrivo dal contesto del CIV Junior in cui hanno corso fino alla passata stagione difendendo i medesimi colori nella Italy Series Ohvale 190. Stiamo parlando di Kevin Cancellieri ed Edoardo Savino. Quest'ultimo ha anche conquistato il titolo della sopracitata 190 nel 2022 e, soprattutto, ha preso parte alla finalissima della FIM MiniGP World Series a Valencia (disputata nel weekend del Gran Premio del Motomondiale) salendo sul podio e venendo poi premiato anche ai nostri Caschi d'Oro. I test di Misano di questi giorni sono serviti soprattutto per prendere e misure con le nuove moto sia per Kevin che per Edoardo, i quali andranno per&ograve; tenuti d'occhio nel corso della stagione, specialmente considerando i colori portati in pista. Pronostico SBK: le nostre previsioni per il round di Barcellona       

La squadra di Massimo Roccoli e Alex De Angelis schierer&agrave; due Honda NSF250R con gli inconfondibili colori presenti anche nel Motomondiale

Leopard e Roc'n'DeA uniscono le forze: insieme nel CIV PreMoto3

        Il Campionato Italiano Velocit&agrave; ha presentato proprio in questi giorni all'EICMA le grandi novit&agrave; per la prossima stagione, ma anche quest'anno c'&egrave; stata un'importante introduzione, ovvero il CIV Femminile. A conquistare il titolo &egrave; stata Roberta Ponziani, portacolori del team Roc'n'DeA di Massimo Roccoli e Alex De Angelis, la quale ha vissuto un 2023 da assoluta protagonista e guarda gi&agrave; con ottimismo al 2024. Paolo Lucci: "Sono gi&agrave; pronto per la Dakar 2024" | EICMA 2023 Ponziani: &ldquo;Ho tenuto testa alle migliori anche nell'Europeo&rdquo;  &ldquo;Sono felicissima di essere diventata la prima campionessa del CIV Femminile, anche perch&eacute; la stagione &egrave; stata tiratissima fino all'ultimo&rdquo;, ci ha detto Roberta. &ldquo;Non nascondo per&ograve; che mi sarebbe piaciuto giocarmi il titolo anche nell'Europeo, solo che ho sprecato qualche occasione di troppo in alcuni round pur tenendo testa alle migliori. Ora guardo con ottimismo al futuro, compreso ovviamente il nuovo mondiale tutto al femminile&rdquo;. Per saperne di pi&ugrave; sull'ottima stagione di Roberta e sui suoi piani per il prossimo anno, ecco la nostra videointervista completa.        

Roberta &egrave; diventata la prima campionessa della serie tricolore, ma &egrave; stata anche una delle protagoniste dell'Europeo ed &egrave; pronta a puntare ancora pi&ugrave; in alto

Ponziani: “Felice per il titolo nel CIV Femminile, ma...” | EICMA 2023

        Roberta Ponziani &egrave; nella storia. La pilota del Team Roc&rsquo;n&rsquo;Dea &egrave; la campionessa della prima edizione del CIV Femminile, campionato targato FMI ed EMG Eventi per promuovere il movimento motociclistico "in rosa". CIV: Dunlop sar&agrave; title sponsor dal 2024 Ponziani e Cabrini separate da 4 punti  L&rsquo;abruzzese ha acquisito la certezza matematica del titolo al termine della gara disputata a Imola, che ha visto le protagoniste del CIV Femminile sfidarsi sulla stessa griglia &ndash; ma con classifiche separate &ndash; assieme alle ragazze del WEC. La Ponziani ha conquistato la quarta posizione assoluta nella manche imolese e la seconda nel Campionato Italiano, piazzamento sufficiente a terminare la stagione con 4 punti di vantaggio sulla rivale Sara Cabrini, che dal canto suo ha venduto cara la pelle rendendosi autrice di una gara sempre all'attacco. La portacolori Gradara Corse &egrave; stata infatti protagonista di una prestazione esemplare, che le ha permesso di tagliare il traguardo in seconda posizione &ndash; prima classificata tra le pilote iscritte alla serie tricolore &ndash; alle spalle dell&rsquo;imbattibile Beatriz Neila Santos, che ha centrato il sesto successo stagionale. Il podio di gara dell&rsquo;Europeo &egrave; stato completato da Natalia Rivera, imitata da Aurelia Cruciani nell&rsquo;Italiano. Arianna Barale ha invece terminato la stagione conquistando la terza posizione finale nel CIV Femminile. &ldquo;Ho cercato di evitare rischi inutili &ndash; le parole di Roberta Ponziani &ndash; &egrave; stato difficile fare da &lsquo;spettatrice&rsquo; mentre le ragazze davanti a me lottavano per la vittoria, ma ho preferito pensare al Campionato. Non nego di aver avvertito una certa tensione prima della gara ma Massimo Roccoli e Alex De Angelis (entrambi al timone del Team Roc'n'Dea, ndr) hanno saputo infondermi la necessaria serenit&agrave;. Questo &egrave; il mio primo titolo tra le ruote alte, sono orgogliosa di essere entrata nella storia del CIV Femminile&rdquo;.  CIV SBK, Zanetti suona la carica: "Gloria o ghiaia" WEC-CIV Femminile: classifica di gara         

L'abruzzese ha preceduto Sara Cabrini, seconda nell'Europeo e prima nell'Italiano a Imola, per soli 4 punti. Ennesimo trionfo per la Neila Santos nel WEC

Roberta Ponziani nella storia: è la prima campionessa del CIV Femminile

        Grande spettacolo nel CIV Femminile. Nel penultimo round stagionale, disputato tra le curve dell&rsquo;Autodromo di Varano de&rsquo; Melegari, &egrave; andato in scena un altro capitolo della sfida tra le protagoniste di questo 2023, Roberta Ponziani e Sara Cabrini. Vuono e Rizzi campioni della MiniGP Italy Series CIV Femminile, quante emozioni a Varano  A due settimane dall&rsquo;appuntamento del Mugello, svolto nello stesso contesto del WEC e che aveva visto la Ponziani battere in rimonta la Cabrini, le due rivali per il titolo si date battaglia anche nella quinta tappa stagionale, inserita nel programma CIV Junior. Le ostilit&agrave; erano iniziate fin dalle Qualifiche, in cui la portacolori Gradara Corse aveva conquistato la pole position precedendo la pilota del Team Roc&rsquo;n&rsquo;Dea per soli 7 millesimi, un risultato che aveva regalato a Sara il punto addizionale destinato all&rsquo;autrice della pole position. Le due contendenti alla corona finale si sono dunque presentate in griglia separate da sole 4 lunghezze in classifica, e dopo lo start la gara &egrave; stata emozionante fino alla bandiera a scacchi. Decisiva la lotta avvenuta nel corso dell&rsquo;ultimo giro, in cui la Ponziani ha avuto la meglio sulla Cabrini: un esito non scontato, vista la supremazia mostrata da Sara sulle piste corte come Magione e Modena.  Tutto pronto per il gran finale di Imola  &ldquo;&Egrave; stata una gara durissima, Sara &egrave; fortissima su questo tipo di circuiti e sorpassare a Varano &egrave; veramente difficile. Non credevo di riuscirci, ma ce l&rsquo;ho fatta. Mi presenter&ograve; a Imola con un piccolo vantaggio, che mi regala comunque un pochino di serenit&agrave;&rdquo; ha dichiarato Roberta Ponziani, seguita da Sara Cabrini: &ldquo;Mi sono divertita, la manche &egrave; stata bella e combattuta. Roberta aveva un passo-gara migliore, ma io non ho mai mollato. Prover&ograve; a rifarmi al prossimo round&rdquo;. Il grande weekend del team gestito da Massimo Roccoli e Alex De Angelis &egrave; stato completato dalla stoica Aurelia Cruciani, terza al traguardo e detentrice del best lap nonostante un problema fisico, davanti a Nicole Cicillini (Prata Motorsport) e Arianna Barale (Box Pedercini). L&rsquo;ultimo atto andr&agrave; in scena a Imola, l&rsquo;8 ottobre, al quale Roberta Ponziani si presenter&agrave; con 9 punti di vantaggio su Sara Cabrini. Chi sar&agrave; la campionessa della prima edizione del CIV Femminile? MX2: Andrea Adamo campione del mondo!       

Ad avere la meglio &egrave; stata Roberta, che si presenter&agrave; a Imola con 9 punti di vantaggio su Sara. Podio per Aurelia Cruciani

CIV Femminile: Ponziani e Cabrini, duello mozzafiato a Varano

        Con negli occhi ancora la grande doppietta Aprilia di Montmel&ograve; ma soprattutto lo spavento per il brutto highside di Pecco Bagnaia e la carambola alla prima partenza innescata da Bastianini, la MotoGP prosegue la sua marcia verso la fase finale della stagione ripartendo da un evento che solitamente apriva il mese di settembre, ovvero il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. Il team Lenovo Ducati arriva alla seconda gara di casa con Bagnaia acciaccato e Bastianini out per effetto del primo incidente nel quale si &egrave; procurato la frattura di un dito della mano sinistra oltre al malleolo sinistro. Pirro sar&agrave; il sostituto di Enea fino alla gara in Giappone.&nbsp; Non tutti sanno che&hellip; In diverse annate del Motomondiale tra il 1981 ed il 1993 si era gi&agrave; svolto il Gran Premio Motociclistico di San Marino, seconda gara dell&rsquo;anno in Italia oltre al Gran Premio d&rsquo;Italia. La gara era stata ospitata a rotazione sui tracciati di Misano Adriatico, Imola e Mugello. Nel 2007, con il rientro di Misano nel calendario del Motomondiale, la gara cambia denominazione diventando Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. Storia, caratteristiche ed incidenti avvenuti al Misano World Circuit Marco Simoncelli  I lavori per la costruzione del tracciato di Misano Adriatico sono iniziati nel 1970 sotto l&rsquo;egida di Enzo Ferrari grazie all&rsquo;Ingegner Cavazzuti. L&rsquo;inaugurazione risale al 4 agosto 1972. Nel corso della sua storia, Misano ha subito diversi interventi sia alla pista in s&eacute; che alle strutture modificando e modernizzando i box ed aggiungendo tribune. Nella prima versione, il tracciato misurava 3488 metri, poi portati a 4060 con la prima modifica. Oggi il&nbsp;World Circuit Marco Simoncelli&nbsp;misura 4,226 km, consta di 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, ha una sede stradale di 12 metri ed il rettilineo pi&ugrave; lungo misura 530 metri. Alla lunghezza attuale si &egrave; arrivati con l&rsquo;ultima grande modifica, quella del 2007 che ne ha invertito il senso di marcia da antiorario ad orario ed eliminando la variante Arena. Incidenti Quando si parla di Misano Adriatico, due sono sostanzialmente gli incidenti che tornano alla memoria: quello di Wayne Rainey del 1993 e quello mortale di Shoya Tomizawa del 2010 5 settembre 1993, dodicesimo appuntamento su quattordici di quella stagione che vede il duello per il titolo della 500 tra i due americani Wayne Rainey, campione in carica e in procinto di vincere il quarto titolo consecutivo, e Kevin Schwantz. All&rsquo;inizio del nono giro di gara l&rsquo;incidente che pone fine alla carriera del tre volte iridato: mentre &egrave; in testa davanti a Cadalora, scivola all&rsquo;uscita del curvone Misano e con la schiena va a sbattere sul cordolo rotolando poi nella sabbia. Verr&agrave; portato al centro medico del tracciato e poi in ospedale dove gli verr&agrave; comunicata la diagnosi di frattura della colonna vertebrale e di conseguenza paralisi dal bacino in gi&ugrave;. 5 settembre 2010, dodicesimo appuntamento su diciotto della prima stagione assoluta della Moto2. Undicesimo giro di gara su 26, Curvone. Shoya Tomizawa precede Scott Redding ed Alex De Angelis, il giapponese esce sul verde sintetico, perde il posteriore a oltre 230 km/h e scivola davanti ai due piloti che non possono fare nulla per evitarlo e lo investono. Le condizioni del #48 sono disperate, viene trasportato prima al centro medico e poi all&rsquo;ospedale di Riccione dove verr&agrave; dichiarato morto alle 14.19 I tratti caratteristici del tracciato romagnolo  Misano con il vecchio senso di marcia (curvone ad inizio giro e non verso la fine) aveva il suo fascino, ma anche adesso si difende egregiamente. In fin dei conti &egrave; lo stesso layout ma con qualche modifica. I&nbsp;punti di frenata&nbsp;pi&ugrave; difficili sono:&nbsp;complesso delle Rio, facile perdere l&rsquo;anteriore della moto in frenata, luogo anche di contatti, incidenti e scivolate;&nbsp;Quercia, frenata molto secca per una curva a sinistra che si presta a diverse interpretazioni;&nbsp;Tramonto, una staccata in due parti, prima frenata a moto dritta e poi in piega per la seconda parte della curva;&nbsp;Carro, curva a destra molto lenta che mette in crisi l&rsquo;anteriore, luogo dell&rsquo;incidente tra Davies e Rea nel 2017. I punti invece di&nbsp;sorpasso&nbsp;sono:&nbsp;Variante del Parco, arrivando dal rettilineo principale;&nbsp;complesso delle Rio; staccata della Quercia, arrivando dal rettilineo opposto a quello dei box, possibile un incrocio di traiettoria da chi viene sorpassato;&nbsp;Tramonto, si pu&ograve; scegliere la traiettoria di sorpasso; un azzardo ma &egrave; fattibile sorpassare nel primo tratto del curvone;&nbsp;curve del Carro, soprattutto la staccata della prima curva;&nbsp;Misano, l&rsquo;ultimo spot di sorpasso all&rsquo;ultimo giro con il rischio per&ograve; dell&rsquo;incrocio di traiettoria. Statistiche e record del Gran Premio di San Marino  Come abbiamo detto in precedenza, il Gran Premio di San Marino &egrave; esistito dal 1981 al 1993, ruotando tra Misano, Imola e Mugello. Dal 2007 la gara si chiama Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. Le due gare insieme tagliano il traguardo quest&rsquo;anno delle 17 edizioni. Il primo Gran Premio di San Marino risale al 1981 sul tracciato di Imola ed ha visto i successi di Ricardo Tormo in classe 50 (Bultaco), Loris Reggiani in 125 (Minarelli), Anton Mang in 250 (Kawasaki) e Marco Lucchinelli in 500 (Suzuki). Il primo Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini &egrave; del 2007 sul tracciato di Misano Adriatico ed ha visto i successi di Mattia Pasini in 125 (Aprilia), Jorge Lorenzo in 250 (Aprilia), Casey Stoner in MotoGP (Ducati) L&rsquo;edizione dello scorso anno, invece, ha visto i trionfi di Dennis Foggia in Moto3 (Honda), Alonso Lopez in Moto2 (Boscoscuro), Pecco Bagnaia in MotoGP (Ducati), Mattia Casadei e Matteo Ferrari nelle due gare di MotoE Per quanto riguarda la MotoGP, la Pole 2022 &egrave; di Jack Miller in 1&rsquo;31&rdquo;899 mentre l&rsquo;All Time Record &egrave; di Pecco Bagnaia del 2021 in 1&rsquo;31&rdquo;065. Il giro veloce della gara &egrave; di Enea Bastianini in 1&rsquo;31&rdquo;868 siglato all&rsquo;ultimo giro della gara dell&rsquo;anno scorso Per quanto riguarda la Moto2, la Pole 2022 &egrave; di Celestino Vietti in 1&rsquo;35&rdquo;996 mentre l&rsquo;All Time Record &egrave; di Luca Marini del 2020 in 1&rsquo;35&rdquo;271. Il giro veloce della gara &egrave; di Ai Ogura in 1&rsquo;36&rdquo;867 dell&rsquo;anno scorso mentre resiste il giro record di Augusto Fernandez del 2021 in 1&rsquo;36&rdquo;182 Per quanto riguarda la Moto3, la Pole 2022 &egrave; di Deniz Oncu in 1&rsquo;42&rdquo;448 mentre l&rsquo;All Time Record &egrave; di Celestino Vietti del 2020 in 1&rsquo;41&rdquo;155. Il giro veloce della gara &egrave; di Dennis Foggia in 1&rsquo;41&rdquo;710 mentre resiste il giro record di Romano Fenati del 2021 in 1&rsquo;41&rdquo;648 Per quanto riguarda la MotoE, la Pole 2022 &egrave; di Dominique Aegerter in 1&rsquo;43&rdquo;174 mentre All Time Record e Best Race Lap sono sempre dello svizzero in 1&rsquo;42&rdquo;660. Giro veloce di gara-1 di Matteo Ferrari in 1&rsquo;43&rdquo;212, giro veloce di gara-2 sempre di Ferrari in 1&rsquo;42&rdquo;904 Orari MotoGP Misano       

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato di Misano Adriatico, dove nel fine settimana del 8-10 settembre si svolger&agrave; il dodicesimo appuntamento del Motomondiale

GP San Marino: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP

        La grande novit&agrave; del 2024, ovvero l'arrivo delle Honda NSF250R nel CIV PreMoto3, ha suscitato grande interesse all'interno del paddock del Campionato Italiano Velocit&agrave;. Se gli attuali top team della categoria si sono detti decisamente favorevoli a questa introduzione, anche nuove squadre hanno deciso di mettersi in gioco nella classe riservata ai giovanissimi. E' il caso del team Roc'n'DeA di Massimo Roccoli e Alex De Angelis, i quali hanno gi&agrave; acquistato ben tre moto da affidare ad altrettanti talenti emergenti della serie tricolore che verranno annunciati pi&ugrave; avanti. I tanti aspetti positivi di quello che diventer&agrave; un monomarca Honda hanno convinto i due esperti piloti, Tecnici Federali e Team Manager a mettersi in gioco in una nuova categoria oltre a quelle in cui sono gi&agrave; impegnati (WEC, R3 Cup ed R7 Cup). Delbianco al via del Bol d'Or: "Voglio esplorare nuove strade" De Angelis: &ldquo;I giovani pi&ugrave; meritevoli si metteranno in mostra&rdquo;  Lo stesso Alex De Angelis ci ha spiegato la scelta di entrare in PreMoto3 dal 2024: &ldquo;Nonostante debba ancora uscire il regolamento definitivo, sembra che le moto restino standard per tutti e questo non pu&ograve; che essere un aspetto positivo per il campionato, perch&eacute; permetter&agrave; ai giovani pi&ugrave; meritevoli di mettersi in mostra con una vera e propria moto da gara uguale per tutti. Inoltre, sar&agrave; possibile avvicinarsi pi&ugrave; facilmente al panorama internazionale e, complice l'et&agrave; minima di 13 anni al posto dei 14 delle altre Talent Cup non va escluso che si aggiunga in griglia anche qualche pilota proveniente da altri Paesi&rdquo;. &ldquo;Per me e Massimo la crescita dei giovani &egrave; un aspetto molto importante e abbiamo deciso immediatamente di metterci in gioco&rdquo;, prosegue il sammarinese, i cui piloti potranno godere di un importante aiuto in pi&ugrave;. &ldquo;Penso che un nostro punto di forza sia la possibilit&agrave; di girare insieme a loro nei test, studiandone il comportamento, lo stile di guida e gli aspetti in cui devono migliorare per diventare dei piloti completi. Credo sia un valore aggiunto per chi correr&agrave; con noi, specialmente essendo cos&igrave; giovani, anche se al momento non sappiamo chi difender&agrave; i nostri colori nel 2024&rdquo;. I podcast di Motosprint: ascolta le storie di moto e piloti       

La squadra capitanata da Roccoli e De Angelis schierer&agrave; tre moto nella classe riservata ai pi&ugrave; giovani, che cambier&agrave; volto dalla prossima stagione

CIV, nuova avventura per il team Roc'n'DeA: in PreMoto3 nel 2024

        Il campionato europeo femminile (WEC) &egrave; ripartito nel segno del... tricolore italiano. Dopo tante gare della scorsa stagione nelle quali le spagnole Beatriz Neila Santos e Sara Sanchez avevano monopolizzato il gradino pi&ugrave; alto del podio, l&rsquo;esordio della stagione continentale, a Misano, sia in Gara 1 che in Gara 2 &egrave; stato caratterizzato dall&rsquo;italianissima Roberta Ponziani. Il 2023 di Roberta Ponziani  Il 2023, iniziato con diversi cambiamenti primo tra tutti il team, si &egrave; aperto nel migliore dei modi per la abruzzese, costretta per due anni a rimanere a guardare le colleghe dal terzo gradino del podio nella classifica generale. A inizio anno, Roberta si era prefissata un obiettivo ambizioso: nelle premesse, questa sarebbe stata la stagione della svolta, quindi quale inizio migliore di una doppietta. &ldquo;Di fronte a due successi in un solo weekend &ndash; ha detto &ndash; posso dire di essere andata ben al di sopra delle pi&ugrave; rosee aspettative. Prima della tappa di Misano avevo tanta ansia, cosa che solitamente non mi capita. Sapevo di avere la moto per vincere, quindi sentivo la pressione e la responsabilit&agrave;, non potevo proprio sbagliare&rdquo;. Quest&rsquo;anno, la ragazza di Teramo, &egrave; approdata in un team davvero importante, ovvero il Roc&rsquo;n&rsquo;Dea, di Alex De Angelis e Massimo Roccoli: &ldquo;Ovviamente sono contentissima per la vittoria arrivata a Misano &ndash; ha aggiunto &ndash; con il team mi trovo davvero molto bene, ma anche con la moto e con i meccanici. Si respira una bella atmosfera e mi sento parte di un bel gruppo e questo &egrave; molto importante. Poi, che gi&agrave; alla prima gara ci sia tutta questa affinit&agrave; con la squadra, non capita molto spesso&rdquo;. Roberta con De Angelis e Roccoli  Roberta parla con cognizione di causa: a 26 anni non &egrave; pi&ugrave; una novellina in questo campionato, e le carte in regola per portare a casa una stagione vincente non le mancano. In pi&ugrave;, pu&ograve; contare su due coach d&rsquo;eccezione come De Angelis e Roccoli: &ldquo;Quando abbiamo fatto i test prestagionali &ndash; ha svelato la Ponziani &ndash; loro hanno girato in pista con me per vedere da vicino come guidavo e per fornirmi preziosi suggerimenti. E questo penso sia un aiuto che nessun altro team pu&ograve; dare&rdquo;. La Ponziani e le sue colleghe, dopo la gara di Misano sono andate a Valencia per il secondo round di questo 2023. Prima di partire per la Spagna, Roberta mi ha detto di essere molto fiduciosa in vista delle gare, anche se le rivali spagnole avrebbero giocato in casa. Purtroppo, nonostante buoni risultati in prova, in due gare ha racimolato un doppio &ldquo;zero&rdquo;. Ma, grazie anche ai consigli dei suoi manager, sapr&agrave; riscattarsi. I consigli di Tiger Biker Girl | Io Guido da Sola       

Team manager e istruttori: De Angelis e Roccoli, i &ldquo;segreti&rdquo; della pilota impegnata nella WEC

Roberta Ponziani, a scuola dai Campioni | Io Guido da Sola

        Nella cornice dell&rsquo;autodromo Piero Taruffi di Vallelunga, con l&rsquo;organizzazione del Gentlemen&rsquo;s Motor Club di Roma, si &egrave; svolta la seconda tappa del Trofeo Italiano Amatori, nel contesto della Coppa Italia Velocit&agrave;. Prima del via della RR Cup, il Trofeo organizzato dal Moto Club Lampeggio e Daniele Alessandrini ha reso un commosso omaggio alla memoria di Fabrizio Giraudo, che aveva perso la vita in un incidente verificatosi il 16 aprile scorso a Misano. Trofeo Italiano Amatori: i risultati di Vallelunga   Nella classe 600 Base, il trentunenne salernitano Marco Senatore (Yamaha) si &egrave; imposto sul trentaquattrenne esordiente campano Massimo Parisi (Yamaha) e la wild card Nicol&ograve; Nicoli (Honda), ventiduenne ciociaro. Da sottolineare, nel gruppo, le bellissime prove offerte dai vari Cristian Battini (Yamaha), Luca Marco Agostini (Suzuki), Andrea Migliore (Kawasaki) e Simone Di Mario (Yamaha), classificati dal quarto al settimo posto e autori soprattutto di continui duelli a distanza estremamente ravvicinata che hanno reso la gara molto spettacolare.La 600 Pro ha dovuto fare ancora i conti con una pista a tratti umida, condizioni in cui la vittoria &egrave; andata al ventottenne marchigiano Davide Giostra (Yamaha), partito con il nono tempo, autore di una bellissima rimonta, addirittura dall&rsquo;11&deg; posto. Giostra ha preceduto il trentatreenne romano Andrea Ferrazza (Yamaha) e il cinquantunenne bresciano Corrado Fornari (Kawasaki). In seguito Ferrazza &egrave; stato escluso dalla classifica, per un&rsquo;irregolarit&agrave; tecnica, e dunque sul terzo gradino del podio sale il trentaseienne marchigiano Tommaso Dari (Yamaha). Salendo di cilindrata troviamo la 1000 Base, che ha visto il &ldquo;derby della Ciociaria&rdquo; (come era stato battezzato dopo le qualificazioni) tra gli amici-rivali Marco Valeriani (Honda) e &ldquo;Ze Mast&rdquo; (all&rsquo;anagrafe, Clindo Mizzoni, BMW): a prevalere &egrave; stato il primo, partito dalla pole position.La classe 1000 Avanzata ha visto il duello di un gruppetto di piloti, classificati dal terzo all&rsquo;ottavo posto: la wild card Vincenzo Montesano (Yamaha), Gabriele Rossi (Yamaha), Mauro Benigni (Honda), Bryan Ferri (Suzuki), Dimitri Tempesti (BMW) e Daniele D&rsquo;Adda (Yamaha). La wild card Danilo Antimo Aveta (Yamaha), casertano trentaquattrenne, titolare di un&rsquo;azienda di caminetti e stufe, &egrave; stato protagonista di una cavalcata trionfale verso la vittoria che lo ha visto in testa dallo spegnersi del semaforo alla bandiera a scacchi, con un vantaggio finale di 9 secondi e mezzo su D&rsquo;Ancona, secondo all&rsquo;arrivo ma primo leader della 1000 Avanzata.La rassegna del Trofeo Italiano Amatori si conclude con la top class, la RR Cup. Dopo il minuto di raccoglimento dedicato alla memoria di Fabrizio Giraudo, la top class del Trofeo Italiano Amatori ha visto la vittoria di Christian Micochero davanti a Libero Peppino Cirotto (Honda), che ha sfiorato la prima vittoria di una lunga e onoratissima carriera. Terzo classificato l&rsquo;imolese Gianluca Fontanelli (Aprilia) che, a 56 anni di et&agrave;, ha messo in mostra una gran forma fisica e mentale. Quarto Marco Puglisi (BMW). &nbsp; Vallelunga: gli altri vincitori  Passando agli altri campionati in pista, la vittoria nella Yamaha R3 Cup &egrave; andata ad Alessandro Di Persio, pilota del team Roc&rsquo;n&rsquo;Dea di Alex De Angelis e Massimo Roccoli, dopo una bella lotta con Christian Pucci e Samuele Treccani. Pucci, in pista con i colori Mandatori Racing Team, mantiene la testa della classifica. Nella Dunlop Cup, organizzata da EMG Eventi, vittoria per la wild card Antonio Frappola, proveniente dal National Trophy, nella classe 600 davanti a Lumina e Paoloni, mentre nella 1000 vittoria per Ruggiero davanti a Rubino e Zerbo. Nel contesto della Coppa Italia Velocit&agrave; si &egrave; svolto anche il primo round dell'Aprilia 250 SP, che ha visto la doppia affermazione di J.J. Shedden (Bierreti Racing). Terminiamo con la Pirelli Cup dove, nella 600, a vincere &egrave; stato l&rsquo;ex pilota Moto2 Simone Corsi, ora impegnato nel CIV SS600, davanti a Edoardo Aquilano. Nella 1000, vittoria per D&rsquo;Annunzio davanti a Petrarca e Pini. Tante le assenze in griglia nei vari campionati della Coppa Italia Velocit&agrave;, a causa dell&rsquo;alluvione che ha impedito a tanti team romagnoli di presentarsi a Vallelunga. Il calendario della Coppa Italia Velocit&agrave; 2023       

Si &egrave; svolta presso l'autodromo romano, con l'organizzzazione del Gentlemen&rsquo;s Motor Club, la seconda tappa della Coppa Italia Velocit&agrave;

Trofeo Italiano Amatori: i vincitori di Vallelunga

        Raffica di emozioni nelle prime due gare domenicali del CIV sul circuito di Misano, che ha visto scendere in pista i piloti della SS300 e del CIV Femminile. CIV SS300: bis per Bruno Ieraci  Nella Supersport 300, Bruno Ieraci ha bissato il successo ottenuto nella gara del sabato, vincendo anche Gara 2 al termine di un acceso duello con Matteo Vannucci. Infatti, il pilota del Prodina Racing si &egrave; reso protagonista di un sorpasso molto deciso ai danni di Vannucci nel corso dell&rsquo;ultimo giro, contatto duro ma giudicato corretto dalla Direzione Gara, che ha deciso di non prendere provvedimenti. Ieraci ha cos&igrave; bagnato il suo ritorno al CIV con una doppietta, mentre Vannucci si &egrave; accontentato di un terzo posto, alle spalle anche di Emanuele Cazzaniga. Quarto posto per Oscar Nunez Roldan davanti ad Alessandro Zanca. Out Emanuele Ercolani, che era stato uno dei protagonisti di Gara 1. CIV Femminile: Roberta Ponziani vince ancora   Altra doppietta nel CIV Femminile, dove &egrave; stata Roberta Ponziani a celebrare il secondo successo del weekend dopo una lotta accesa che ha coinvolto tre piloti. Il podio di Gara 2 &egrave; stato speculare a quello visto in Gara, con il secondo posto che &egrave; andato ancora alla tricampionessa Beatriz Neila Santos, mentre Sara Cabrini &egrave; terza. Vista la partecipazione di Beatriz Neila Santos alla sola classifica della WEC, la terza classifica delle pilote iscritte al CIV Femminile &egrave; Aurelia Cruciani, compagna di squadra di Roberta Ponziani nel team Roc'n'Dea di Massimo Roccoli e Alex De Angelis. CIV SS300: classifica Gara 2   CIV Femminile: Gara 2         

Al termine di due manche spettacolari, la SS300 e la nuova serie tricolore hanno offerto risultati simili a quelli visti in Gara 1

CIV Misano: doppiette per Roberta Ponziani e Bruno Ieraci in Gara 2

        Si &egrave; disputata a Misano, nel contesto del Campionato Italiano Velocit&agrave;, la prima storica prova del CIV Femminile, nuova serie tricolore targa FMI ed EMG Eventi. La vittoria &egrave; andata a Roberta Ponziani, che nelle Qualifiche aveva ottenuto anche la pole position: la pilota del team Roc'n'Dea scrive cos&igrave; una pagina di storia, ottenendo la prima vittoria nella storia del nuovo campionato. Roberta Ponziani scrive la storia del CIV Femminile  Roberta ha preceduto Beatriz Neila Santos, che nel finale ha provato ad attaccare l'italiana, senza esito. Il podio della gara &egrave; completato dalla veloce Sara Cabrini, che ha preceduto Natalia Rivera e Aurelia Cruciani. Nel corso del CIV Femminile ha corso anche la Women's European Cup, nella stessa griglia ma con classifica separata. In virt&ugrave; dei risultati di Misano, il podio della WEC corrisponde alle prime tre classificate in gara, mentre il podio delle pilote iscritte solo al CIV recita: Roberta Ponziani, Sara Cabrini, Aurelia Cruciani. CIV Femminile: le parole di Roberta Ponziani  "Non &egrave; stata una gara semplice, ho provato a dettare il mio ritmo e scappare via prendendo un po' di margine sulle inseguitrici, ma &egrave; stata una manche combattuta fino all'ultimo" ha dichiarato la Ponziani al termine della corsa. "Essere la prima vincitrice del CIV Femminile &egrave; una grande emozione, spero di continuare cos&igrave;" ha concluso la portacolori della squadra di Alex De Angelis e Massimo Roccoli". CIV Femminile: la classifica che incorona Roberta Ponziani         

Si &egrave; disputata la prima gara della nuova serie tricolore targata FMI ed EMG Eventi: ecco i risultati

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